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L'Abbazia di Santa Maria di Propezzano venne edificata tra il 930 e il 965.
Il complesso di stile romanico-gotico deve la sua connotazione architettonica all'Ordine Benedettino. La struttura abbaziale è perfettamente conservata grazie a successivi lavori di restauro e consolidamento che sono stati effettuati seguendo criteri adeguati e, in larga parte, utilizzando gli stessi materiali usati in origine.
L'attuale impianto è a tre navate: quella centrale leggermente più alta risulta più ampia delle laterali. Non presentando il transetto e l'abside, è divisa in quindici campate con archi a tutto sesto che poggiano su pilastri; questi elementi architettonici sono frutto di lavori trecenteschi in quanto l'abbazia anticamente era strutturata in una sola navata con abside semicircolare ancora oggi visibile.
Il luogo sacro è coperto da volte a crociera, con nervature solo in quelle della zona del presbiterio. La fronte a coronamento rettilineo nella navata centrale e di quella del lato di sinistra, è inglobata nei locali del convento.
Si possono leggere la varie fasi costruttive sulla facciata, essendo essa quasi interamente rimaneggiata nel corso della seconda parte del XVI secolo. Essa viene rotta da un portico coperto.
Vi sono conservati alcuni affreschi molto suggestivi posti in alto sulla navata centrale, e nella parte del "soprarco" della seconda campata di sinistra, datati 1499, che descrivono il miracolo della rapida crescita della pianta del corniolo, l'apparizione della Vergine e gli inizi dell'edificazione della chiesa.
Le raffigurazioni pittoriche compaiono all'interno dei cinque spazi chiamati "registri", alla cui base di ognuno si legge una piccola didascalia che si compone di due righe in lingua volgare che descrive quando rappresentato. Il ciclo si conclude con una figura dell'Annunciazione.
Sulla parete della controfacciata c'è una nicchia con un dipinto della Crocifissione.

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